Venerdì 23 maggio siamo andati con la classe in
Liguria, a Villanova d’Albenga e a Noli.
A Villanova d’Albenga abbiamo visitato un frantoio,
dove ci hanno spiegato come raccogliere le olive e come fare l’olio. Per prima
cosa metti una rete sotto l’ulivo poi con un attrezzo simile al rastrello
raccogli le olive e le fai cadere sulla rete; poi le olive vanno nel “cono” dove
sono tolte le foglie; in seguito vanno dentro a una macchina simile a una
lavatrice che le lava; infine si mettono dentro un enorme recipiente con
all’interno delle macine che le schiacce facendo così uscire l’ olio.
L’ olio può
essere extra vergine o d’ oliva. La differenza è che l’ extra vergine è fatto
dalla natura perché è solo spremuto; quello d’ oliva è fatto dall’ uomo perché
viene lavorato . Il proprietario ci ha
detto che l’ extra vergine,visto
che è fatto dalla natura,ha sempre un gusto un po’ piccante.
Dopo abbiamo
fatto uno spuntino offerto dai signori del frantorio a base di olive- pizza-
pesto.
Alcuni di noi dopo hanno comprato il pesto ligure,
l’olio extra vergine d’oliva o il patè di olive.
Poi siamo saliti sul pullman per andare verso Noli. Lì
abbiamo
mangiato all’ombra di qualche palma
e poi siamo andati in spiaggia. Abbiamo giocato sulla sabbia e metà classe
si è bagnata i piedi e anche un po’ di più.
Più tardi abbiamo incontrato una guida che ci fatto
conoscere la cittadina di Noli. La signora ci ha spiegato che, tanti anni fa, i pescatori a Noli erano molto bravi nella
pesca, quindi quando prendevano pesci
grandi la chiesa faceva suonare le campane per far sì che gli abitanti li aiutassero
a portarli a riva.
La guida ci ha spiegato che c’è stato un periodo in
cui gli abitanti di Noli si sono
trasferiti sulle colline per difendersi
da gli attacchi dei pirati. Sempre per
difendersi hanno anche costruito mura con tre porte:due che davano sul mare,una sulla collina. Abbiamo
anche visto due torri di avvistamento
alte 40 m.
Dopo aver passeggiato un po’ siamo entrati in una chiesa
con due crocifissi ai lati; la guida ci ha spiegato che a Noli il Venerdì Santo era molto importante e i Nolesi portavano questi crocifissi in processione e mentre si camminava “suonavano” perché avevano delle stelline e dei petali che
muovendosi suonavano. Sui muri della
chiesa erano anche esposti dei modellini di barche sopravvissute a forti tempeste.
Poi siamo ritornati sul pullman per tornare a casa, eravamo
un po’ dispiaciuti, ma contenti per questa indimenticabile gita.
(Gli alunni della 4B di Villarbasse)
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