giovedì 29 maggio 2014

Gita al mare




Venerdì 23 maggio siamo andati con la classe in Liguria, a Villanova d’Albenga e a Noli.
A Villanova d’Albenga abbiamo visitato un frantoio, dove ci hanno spiegato come raccogliere le olive e come fare l’olio. Per prima cosa metti una rete sotto l’ulivo poi con un attrezzo simile al rastrello raccogli le olive e le fai cadere sulla rete; poi le olive vanno nel “cono” dove sono tolte le foglie; in seguito vanno dentro a una macchina simile a una lavatrice che le lava; infine si mettono dentro un enorme recipiente con all’interno delle macine che le schiacce facendo così uscire l’ olio.
 L’ olio può essere extra vergine o d’ oliva. La differenza è che l’ extra vergine è fatto dalla natura perché è solo spremuto; quello d’ oliva è fatto dall’ uomo perché viene lavorato . Il proprietario  ci  ha  detto  che l’ extra vergine,visto che è fatto dalla natura,ha sempre un  gusto un po’ piccante.
 Dopo abbiamo fatto uno spuntino offerto dai signori del frantorio a base di olive- pizza- pesto.
Alcuni di noi dopo hanno comprato il pesto ligure, l’olio extra vergine d’oliva o il patè di olive.
Poi siamo saliti sul pullman per andare verso Noli. Lì  abbiamo  mangiato all’ombra di qualche palma  e poi siamo andati in spiaggia. Abbiamo giocato sulla sabbia e metà classe si è bagnata i piedi e anche un po’ di più.
Più tardi  abbiamo incontrato una guida che ci fatto conoscere la cittadina di Noli. La signora ci ha spiegato che, tanti anni fa,  i pescatori a Noli erano molto bravi nella pesca, quindi quando  prendevano pesci grandi la chiesa faceva suonare le campane per far sì che gli abitanti li aiutassero  a portarli  a riva.
La guida ci ha spiegato che c’è stato un periodo in cui gli abitanti di  Noli si sono trasferiti  sulle colline per difendersi da gli attacchi   dei pirati. Sempre per difendersi hanno anche costruito mura con tre porte:due  che davano sul mare,una sulla collina. Abbiamo anche  visto due torri di avvistamento alte 40 m.
Dopo aver passeggiato un po’ siamo entrati in una chiesa con due crocifissi ai lati;  la guida  ci ha spiegato che a Noli  il Venerdì Santo  era molto importante e i Nolesi  portavano questi crocifissi in processione  e mentre si camminava “suonavano” perché  avevano delle stelline e dei petali che muovendosi  suonavano. Sui muri della chiesa erano anche esposti dei modellini di barche  sopravvissute a forti tempeste.

Poi siamo ritornati sul pullman per tornare a casa, eravamo un po’ dispiaciuti, ma contenti per questa indimenticabile gita.
  (Gli alunni della 4B di Villarbasse)

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